di Redazione.
Il Chiostro della Fondazione S. Anna, a Perugia, ha ospitato la due giorni di mostra sulla violenza di genere organizzata dall’Accademia Focus e dal Centro Pari opportunità della Regione Umbria. Una mostra suggestiva, quanto straordinaria, realizzata con installazioni pittoriche, abiti, sculture e parole degli allievi dell’Istituto Cavour Marconi Pascal, del Liceo artistico Bernardino di Betto e del Liceo Classico Mariotti di Perugia, proprio in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Il tutto è stato arricchito dall’esposizione di alcune opere degli artisti Federica Bleve e Nicola Rotoni.
“Una proposta per coinvolgere i nostri giovani e sensibilizzare tutta la società su temi fondamentali come il rispetto reciproco, la parità di genere e la non violenza – ha spiegato Elvira Carrese, presidente dell’Accademia Focus –. L’arte riveste una funzione sociale in quanto è capace di educare la mano verso qualcosa di bello, ma anche il cuore e la mente, sia dell’artista che dell’osservatore”.
Presenti alla giornata di apertura, venerdì 22 novembre, tra gli altri, anche la dirigente del Bernardino di Betto Emanuela Palmieri, che ha sottolineato l’importanza di aderire a iniziative che vanno oltre i programmi disciplinari, ritenute “occasioni preziose per riflettere su tematiche, come il rispetto e la non violenza, che andrebbero celebrate tutto l’anno”, e la presidente del Centro pari opportunità della Regione Umbria, Caterina Grechi, che ha evidenziato la necessità di coinvolgere le giovani generazioni affinché ci sia rispetto, libertà dell’anima e comprensione dell’uguaglianza di genere.
La mostra è stata caratterizzata da un alternarsi di opere capaci di impressionare e lasciare un segno nella mente del visitatore. Significativi i 25 volti privi di sembianze definiti con croci rosso sangue, realizzati dalla classe 3A del Bernardino di Betto nell’anno scolastico 2023/2024, che raffigurano le 25 donne uccise nella provincia di Perugia negli ultimi decenni.
“Una proposta per coinvolgere i nostri giovani e sensibilizzare tutta la società su temi fondamentali come il rispetto reciproco, la parità di genere e la non violenza – ha spiegato Elvira Carrese, presidente dell’Accademia Focus –. L’arte riveste una funzione sociale in quanto è capace di educare la mano verso qualcosa di bello, ma anche il cuore e la mente, sia dell’artista che dell’osservatore”.
Presenti alla giornata di apertura, venerdì 22 novembre, tra gli altri, anche la dirigente del Bernardino di Betto Emanuela Palmieri, che ha sottolineato l’importanza di aderire a iniziative che vanno oltre i programmi disciplinari, ritenute “occasioni preziose per riflettere su tematiche, come il rispetto e la non violenza, che andrebbero celebrate tutto l’anno”, e la presidente del Centro pari opportunità della Regione Umbria, Caterina Grechi, che ha evidenziato la necessità di coinvolgere le giovani generazioni affinché ci sia rispetto, libertà dell’anima e comprensione dell’uguaglianza di genere.
La mostra è stata caratterizzata da un alternarsi di opere capaci di impressionare e lasciare un segno nella mente del visitatore. Significativi i 25 volti privi di sembianze definiti con croci rosso sangue, realizzati dalla classe 3A del Bernardino di Betto nell’anno scolastico 2023/2024, che raffigurano le 25 donne uccise nella provincia di Perugia negli ultimi decenni.