Successo a Sansemo per la Cucè, Villaret, Cori e l’Orchestra Sinfonica di Sanremo

13 Dicembre 2024 4

di Redazione.

“Una raffinata interpretazione di Mozart” – commenta il noto scrittore ed esperto musicale Armando D’Amaro proposta della pianista Rita Cucè, perugina d'adozione dalla metà degli anni 2000, ha conquistato il pubblico presente al Teatro Centrale di Sanremo sabato 30 novembre con il Concerto per Pianoforte e Orchestra di W.A. Mozart K 415 n.13.

Il pomeriggio matuziano ha offerto oltre il Concerto di Mozart K 415 n. 13 per pianoforte e orchestra, la prima mondiale del “Non Transit” di Luca Cori e la meravigliosa Sinfonia n.2 Op. 35 di Louise Farrenc dirette magistralmente dal M° Claude Villaret in un impeccabile performance dell’ Orchestra Sinfonica di Sanremo.

Il Maestro Claude Villaret che dirige la Symphony Orchestra KV a Zurigo dal 2004 ed è anche direttore principale e direttore artistico, del TKO Orchestra da Camera di Turgovia in Svizzera.

Concerto entusiasmante oltre che per la qualità tecnica e interpretativa degli artisti presenti, anche per la scelta ricercata dei brani proposti, atti a sottolineare l’atrocità del nostro tempo, dove la violenza contro le donne in quanto donne, è stata definita a Strasburgo dal Consiglio d’ Europa nel 2014 una VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI.

La pianista alla richiesta di bis ha offerto al pubblico la Prima Arabesque di Claude Debussy creando un atmosfera magica e surreale grazie al suo “Jue Perlè”, ma la partecipazione emotiva si è creata in seguito alla parole della Cucè alla fine della performance.

Il Direttore Artistico Giancarlo De Lorenzo, ha motivato la scelta della Cucè a rappresentare l’ultimo dei concerti della settimana contro la violenza sulle donne proposti dall’Orchestra Sinfonica di Sanremo con queste parole: “per questa data abbiamo scelto di invitare come solista non solo una grande pianista ma anche un attivista che si batte a favore dei Diritti delle Donne” invitandola cosi a parlare.

La Cucè: “ho iniziato il mio percorso di attivista negli anni 90, e poi nel 2005 con il progetto “Afghanistan back to the music”. Nel 2017 a seguito del terremoto in Umbria e Marche ho sentito la necessità di dare vita al progetto “da Kabul a Camerino– in Viaggio con Rita Cucè”

per la ricostruzione dell’Istituto musicale “Nelio Biondi” di Camerino, suscitando così l’interessare di Sky – Classica HD a realizzare un documentario dal titolo “Da Kabul a Camerino”. A seguito del ritorno dei Talebani in Aghanistan nel 2021 e della recrudescenza della violenza sulle donne, ho deciso nel 2024 di dare vita ad un altro progetto dal titolo “AstArte Non Salverà il Mondo– Denunciamo senza fretta ma senza tregua” un format di Arte oltre il pentagramma che tocca i tre temi più importanti del nostro momento storico attuale l’Ambiente, la Violenza sulle Donne ed i Diritti Umani”. Presentato a marzo all’ Accademia Chigiana a Siena e poi a Città della Pieve con il Quartetto del Teatro Regio di Torino.”

La pianista Rita Cucè, con alle spalle una lunga e brillante carriera di successi ha conseguito la laurea magistrale in pianoforte indirizzo concertistico presso il Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia” con Lode nell'A.A. 2009. Si è esibita con le più importanti orchestre italiane quali l’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari, gli Archi della Scala di Milano, il Teatro Regio di Torino, l'Orchestra di Perugia e dell'Umbria, diretta da Maestri come Silveri, Renzetti, Ponkin e in sale prestigiose tra cui la Sala Verdi del Conservatorio di Milano, effettuando registrazioni radiofoniche e televisive in Italia all’estero, per Mediaset, Rete4, Sky e reti straniere. Prima donna occidentale a tenere un concerto pubblico a Kabul dopo 22 anni di guerra, è stata Direttrice Artistica della Victoria Music School di Kabul, prima scuola di musica aperta in quella nazione così martoriata dalle donne.

Nel novembre 2021 le è stato consegnato in Campidoglio a Roma il premio speciale “Donne D’Amore” – “per l’impegno nella campagna di sensibilizzazione contro la Violenza sulle Donne e la discriminazione di genere”