Venerdì 13 settembre a Città della Pieve presentazione del libro “La RAI in Umbria” di Alvaro Fiorucci e Gino Goti.
Oltre sessant'anni di storia del servizio pubblico radiotelevisivo con 110 personaggi, da Biagio Agnes a Sergio Zavoli, da Maurizio Costanzo a Paolo Valenti, dai giornalisti, tecnici e impiegati della prima sede inaugurata il 3 ottobre 1959 in via Baglioni, a quelli che nel complesso di via Masi, sempre a Perugia, dal 1981 hanno costruito il radicamento sul territorio e, decenni dopo, vinta la rivoluzione digitale.
Oltre sessanta anni di storia del servizio pubblico radiotelevisivo raccontati, con fatti rilevanti, aneddoti sconosciuti e curiosità inedite, da Alvaro Fiorucci e Gino Goti nel loro libro “La Rai in Umbria”, pubblicato da Morlacchi Editore.
Ecco, dunque, Claudio Villa che arriva rombando per corso Vannucci e non si toglie la tuta da motociclista neppure per registrare il suo programma. Ecco, ancora, i retroscena dei
collegamenti con la programmazione nazionale radiofonica e televisiva, l’inaspettato successo negli anni ’60-70 di “Qua e là per l’Umbria” un varietà in dialetto ad alto gradimento. E poi il 1979 la nascita dei telegiornali e delle produzioni locali. Conseguenza di una riforma che ha adeguato quella della Rai all’organizzazione regionalistica dello Stato. Non senza polemiche sul cosiddetto fenomeno della lottizzazione che riguardava allora come oggi, enti pubblici e privati.
Una storia, che gli autori raccontano anche nel suo intrecciarsi con le trasformazioni politiche e sociali del paese.
Il libro sarà presentato venerdì 13 settembre alle ore 18.00 presso la Biblioteca Comunale
Francesco Melosio.
Dopo i saluti del Sindaco, intervengono gli autori. Coordina Martina Galli, Morlacchi Editore.
Oltre sessant'anni di storia del servizio pubblico radiotelevisivo con 110 personaggi, da Biagio Agnes a Sergio Zavoli, da Maurizio Costanzo a Paolo Valenti, dai giornalisti, tecnici e impiegati della prima sede inaugurata il 3 ottobre 1959 in via Baglioni, a quelli che nel complesso di via Masi, sempre a Perugia, dal 1981 hanno costruito il radicamento sul territorio e, decenni dopo, vinta la rivoluzione digitale.
Oltre sessanta anni di storia del servizio pubblico radiotelevisivo raccontati, con fatti rilevanti, aneddoti sconosciuti e curiosità inedite, da Alvaro Fiorucci e Gino Goti nel loro libro “La Rai in Umbria”, pubblicato da Morlacchi Editore.
Ecco, dunque, Claudio Villa che arriva rombando per corso Vannucci e non si toglie la tuta da motociclista neppure per registrare il suo programma. Ecco, ancora, i retroscena dei
collegamenti con la programmazione nazionale radiofonica e televisiva, l’inaspettato successo negli anni ’60-70 di “Qua e là per l’Umbria” un varietà in dialetto ad alto gradimento. E poi il 1979 la nascita dei telegiornali e delle produzioni locali. Conseguenza di una riforma che ha adeguato quella della Rai all’organizzazione regionalistica dello Stato. Non senza polemiche sul cosiddetto fenomeno della lottizzazione che riguardava allora come oggi, enti pubblici e privati.
Una storia, che gli autori raccontano anche nel suo intrecciarsi con le trasformazioni politiche e sociali del paese.
Il libro sarà presentato venerdì 13 settembre alle ore 18.00 presso la Biblioteca Comunale
Francesco Melosio.
Dopo i saluti del Sindaco, intervengono gli autori. Coordina Martina Galli, Morlacchi Editore.