Da un’idea della musicista Rita Cucè giovedì 2 maggio al Teatro degli Avvaloranti una grande serata di spettacolo per dire “no alla violenza femminile”.
Di Redazione, 29/04/2024
Una “Performance Plastico-Musicale e Cinematografica” per dire “no alla violenza sulle donne”: è la significativa e al tempo stesso affascinante proposta che andrà in scena sul palco del Teatro degli Avvaloranti di Città della Pieve il prossimo giovedì 2 maggio, con inizio alle ore 21 (posti su prenotazione al numero 348/7926699 oppure alla e-mail ecologistiilriccio@gmail.com). L’appuntamento è inserito nel format itinerante di “Arte oltre il Pentagramma” che rientra nel progetto “AstArte Non salverà il mondo” ideato dalla pianista di fama internazionale Rita Cucè che eseguirà il concerto di W. A. Mozart n.13 K.415, accompagnata nientemeno che dal Quartetto del Teatro Regio di Torino (Stefano Vagnarelli, Marco Polidori, Alessandro Cipolletta e Relja Lukic, virtuosi di violino, viola e violoncello) che invece dedicheranno un proprio omaggio a Puccini, in occasione del centenario della morte, con i “Crisantemi” Elegia per quartetto d’Archi.
Un evento che vuole rendere onore a tutte le arti, con uno sguardo al sociale, e che per questo vedrà anche la suggestiva contaminazione del poliedrico fondatore del movimento artistico culturale sui diritti umani “Neomondialismo”, Andrea Dejana, che contribuirà con l’installazione di “sedia elettrica ecologica”, come l’ha definita il critico Andrea Baffoni, che con la sua multimedialità luminosa non uccide nessuno trasformandosi in uno strumento di vita su cui si esibirà Rita Cucè; e poi la successiva proiezione del cortometraggio “68.415” dei registi Antonella Sabatino e Stefano Blasi, che racconta di un immaginario mondo senza cibo e invaso dalla plastica in cui i protagonisti si trovano a conoscere verità inimmaginabili confrontandosi con la “Clinica Zigle” che sperimenta un nuovo metodo di rieducazione alimentare. Proposta quest’ultima fortemente voluta in sinergia con il Gruppo Ecologista “Il Riccio”. Nello spettacolo pievese la donna, con le proprie problematiche ma anche l’esigenza di difendersi, sarà dunque in primo piano per essere esaltata dalle diverse forme artistiche che andranno a coinvolgere il pubblico. “Si tratta di un progetto basato sul cosiddetto “danno dell’arte” che è un danno ambientale, culturale, di genere, spirituale, assoluto e diventa una denuncia che coinvolge tutte le arti visive, cinematografiche, musicali, letterarie, teatrali e scientifiche in un viaggio itinerante facendo proprie le parole di Lev Tolstoj“senza fretta, ma senza tregua”. Questo per consentire alla società di ri-costruire una coscienza collettiva e ri-configurare il ruolo dell’essere come preminente rispetto a quello dell’avere e dell’apparire e ne faccia l’unico valore dell’Umanità, che deve tornare ad essere basata sul rispetto dei diritti e osteggiare la violenza sulle donne”, spiega la pianista ligure, che oltre a vantare numerose esperienze artistiche internazionali e quelle didattiche attuali è stata la prima donna occidentale a tenere un concerto a Kabul (2005) e ad avere un ruolo di direttrice artistica della prima scuola aperta alle donne docenti e discenti dopo 22 anni di guerra e visiting professor presso l’Università di Fine Arts di Kabul. L’evento viene realizzato con il patrocinio del Comune di Città della Pieve, la collaborazione di realtà locali come oltre al Gruppo Ecologista “Il Riccio” OdV, la Pro Loco Pievese, l’Associazione “Donne La Rosa Aps”, l’Associazione culturale e musicale “Arci…Note”, il “Centro AntiViolenza” e il supporto di RTN Web Radio Tv. L’iniziativa è, in parte, economicamente sostenuta da sponsors e donors. I proventi andranno al Centro AntiViolenza “Maria Teresa Bricca” di Città della Pieve.